Mi sono sempre chiesta come si potessero fare le marmellate, le confetture e affini.
L'ho sempre vista come un'attività da "nonne papere" o da nonne e basta, buone quanto inarrivabili.
Da quando sono una mamma a tempo pieno mi sono resa conto che molte imprese non sono impossibili, ma soltanto un pò più difficili del solito. E siccome la voglia di misurarsi non si placa mai, oggi ho deciso di misurarmi con una "titanica" marmellata di arance.
Ho provato una ricetta che avevo nel cassetto da qualche anno, gentile dono di una mia conoscente che era davvero la fotocopia di Nonna Papera. Non so perchè la conservavo in uno degli antri più nascosti del mio comò, ma credo che in fondo fossi certa che prima o poi mi sarebbe servita. E così è stato. E ringrazio di avere la mania di conservare tutto ciò che è scritto, salvo poi rinnegare questa mia mania quando la casa trabocca di riviste, libri e giornali e mi dico " non comprerò mai e poi mai più altra carta, neanche quella da forno!"
Ritornando alla marmellata, vi lascio la ricetta, convinta che possiate farla tutte in un paio d'ore di un fine settima più libero del solito. E' fantastica perchè è tutta naturale, senza addensanti industriali ma velocissima, e soprattuto con questo metodo la frutta non cuoce un'eternità a vantaggio della bontà della conserva stessa ( e del tempo che non è mai abbastanza!!!)
Insomma finalmente abbiamo sdoganato le marmellate!!
Ingredienti
2 k di arance
650-700 gr di zucchero per kg di frutta ( io ne metto molto poco perchè le arance sono già molto dolci, voi potete arrivare anche ad 800 gr)
1 limone
1 mela non sbucciata
Innanzitutto mettere 2 o 3 arance a bagno almeno 24 ore prima avendo avuto cura di punzecchiare la buccia con i rebbi di una forchetta per far uscire lo spirito
Il giorno successivo pulire bene tutte le arance, togliere il bianco, farle a pezzi, e delle 2 messe a bagno conservarne la buccia.
Inserire la frutta in una pentola di acciaio con lo zucchero, la mela tagliata a pezzi piccoli e il succo e la polpa del limone e far andare il tutto a fiamma sostenuta.
Raggiunta l'ebollizione far cuocere per 20 minuti, rimestando e soprattuto schiumando, quindi frullare la frutta con il minipimer se non vi piacciono i pezzi grossi, e rimettere sul fuoco. Aggiungere le bucce delle 2 arance che avevate tenuto da parte e che avrete tagliato a fettine sottilissime.
Quando la marmellata ritorna all'ebollizione, aspettare 2 o 3 minuti e spegnere.
Coprire e lasciare riposare tutta la notte o almeno 10-12 ore.
Il mattino seguente la pectina contenuta nel limone e nella mela l'avrà fatta addensare tanto da sembrare gelatina. Rimettere sul fuoco e continuare la cottura per 15 min dall'ebollizione. Non appena vi sembrerà della giusta consistenza (potete fare la prova del piattino tenuto in frigo per 30 sec, se non cola subito a terra e si raggrinzisce, allora è pronta) ,invasare immediatamente nei vasi che avrete tenuto 15 min in caldo nel forno. Chiudere (senza forzare troppo) e capovolgere in vasi e metteteli in un posto dove possano riposare finchè non si siano freddi.
Ovviamente la stessa ricetta ai può adattare a qualsiasi tipo di frutta.
L'ho sempre vista come un'attività da "nonne papere" o da nonne e basta, buone quanto inarrivabili.
Da quando sono una mamma a tempo pieno mi sono resa conto che molte imprese non sono impossibili, ma soltanto un pò più difficili del solito. E siccome la voglia di misurarsi non si placa mai, oggi ho deciso di misurarmi con una "titanica" marmellata di arance.
Ho provato una ricetta che avevo nel cassetto da qualche anno, gentile dono di una mia conoscente che era davvero la fotocopia di Nonna Papera. Non so perchè la conservavo in uno degli antri più nascosti del mio comò, ma credo che in fondo fossi certa che prima o poi mi sarebbe servita. E così è stato. E ringrazio di avere la mania di conservare tutto ciò che è scritto, salvo poi rinnegare questa mia mania quando la casa trabocca di riviste, libri e giornali e mi dico " non comprerò mai e poi mai più altra carta, neanche quella da forno!"
Ritornando alla marmellata, vi lascio la ricetta, convinta che possiate farla tutte in un paio d'ore di un fine settima più libero del solito. E' fantastica perchè è tutta naturale, senza addensanti industriali ma velocissima, e soprattuto con questo metodo la frutta non cuoce un'eternità a vantaggio della bontà della conserva stessa ( e del tempo che non è mai abbastanza!!!)
Insomma finalmente abbiamo sdoganato le marmellate!!
Ingredienti
2 k di arance
650-700 gr di zucchero per kg di frutta ( io ne metto molto poco perchè le arance sono già molto dolci, voi potete arrivare anche ad 800 gr)
1 limone
1 mela non sbucciata
Innanzitutto mettere 2 o 3 arance a bagno almeno 24 ore prima avendo avuto cura di punzecchiare la buccia con i rebbi di una forchetta per far uscire lo spirito
Il giorno successivo pulire bene tutte le arance, togliere il bianco, farle a pezzi, e delle 2 messe a bagno conservarne la buccia.
Inserire la frutta in una pentola di acciaio con lo zucchero, la mela tagliata a pezzi piccoli e il succo e la polpa del limone e far andare il tutto a fiamma sostenuta.
Raggiunta l'ebollizione far cuocere per 20 minuti, rimestando e soprattuto schiumando, quindi frullare la frutta con il minipimer se non vi piacciono i pezzi grossi, e rimettere sul fuoco. Aggiungere le bucce delle 2 arance che avevate tenuto da parte e che avrete tagliato a fettine sottilissime.
Quando la marmellata ritorna all'ebollizione, aspettare 2 o 3 minuti e spegnere.
Coprire e lasciare riposare tutta la notte o almeno 10-12 ore.
Il mattino seguente la pectina contenuta nel limone e nella mela l'avrà fatta addensare tanto da sembrare gelatina. Rimettere sul fuoco e continuare la cottura per 15 min dall'ebollizione. Non appena vi sembrerà della giusta consistenza (potete fare la prova del piattino tenuto in frigo per 30 sec, se non cola subito a terra e si raggrinzisce, allora è pronta) ,invasare immediatamente nei vasi che avrete tenuto 15 min in caldo nel forno. Chiudere (senza forzare troppo) e capovolgere in vasi e metteteli in un posto dove possano riposare finchè non si siano freddi.
Ovviamente la stessa ricetta ai può adattare a qualsiasi tipo di frutta.